Ultimo aggiornamento il 24 marzo 2024

I Miracoli esistono!: in esclusiva per mondodiunalesbica l'intervista ad ANNA FOGLIETTA

Anna Foglietta (daringtodo.com)

Si si, avete ragione..come è potuto succedere? Ma che vi posso dire? Miracolo fù!!!
(oggialcinema.net)
Comunque. Sappiamo tutte di chi stiamo parlando, vero? Anna Foglietta, è l'attrice che ha recitato nella serie televisiva di Rai 3 "La squadra", nella quale ha interpretato dal 2005 al 2007 l'agente scelto Anna De Luca; oppure l'ispettore Elena Argenti nella serie "Distretto di polizia" (tra il 2007 ed il 2009) o, ancora, la escort Eva, bravissima co-protagonista di Paola Cortellesi nel film "Nessuno mi può giudicare" del 2011 che ha iniziato a farla conoscere. La stessa che, con il tempo, è arrivata a raggiungere traguardi e riconoscimenti importanti, come, per esempio, la candidatura al David di Donatello come migliore attrice non protagonista nei due film: "Nessuno mi può giudicare" e nell'ultimo suo film: "Noi e Giulia" del 2015. Oppure la candidatura al Nastro d'argento, sempre come migliore attrice non protagonista, sia in "Nessuno mi può giudicare" che in "Colpi di fulmine". O, ancora, la vittoria, nel 2009, oltre a tutta una serie di altri premi successivi, del Premio AILA Progetto Donna 2009, organizzato dalla Fondazione AILA Onlus, per aver interpretato al cinema e in televisione l'ironia, la bellezza, la forza, le nevrosi e anche le contraddizioni della donna moderna e per il suo ruolo.
Direte voi. Vabbè, un'attrice delle nuove generazioni brava e carina, e che sarà mai. Eh no! Anna Foglietta non è solo questo. E', infatti, anche l'attrice italiana con all'attivo in maggior numero di parti lesbiche nel nostro cinema. Perché se è vero che abbiamo almeno altre due ottime attrici che non si sono mai tirate indietro in questi ruoli, mi riferisco a Francesca Inaudi (per lei, su tutti, il bellissimo film "Il Richiamo") ed Alba Rohrwacher (con i film "Io sono l'amore", "Via Castellana Bandiera", "Vergine giurata") è anche vero che cinque, e dico cinque!, ruoli saffici non mi risulta li abbia recitati nessuna, tranne Anna Foglietta.
Locandina Film "L'amore è imperfetto"
Mi riferisco ai Film: "4-4-2 - Il gioco più bello del mondo" (ep.2: "La donna del mister") del 2006, dove interpreta la calciatrice Chiara. Con lei anche Francesca Inaudi ed Alba Rohrwacher; "Il velo di Waltz", un cortometraggio veramente truculento per la regia di Sergio Stivaletti  (2009) che, a quanto si può apprendere da una sua precedente intervista, è tra i suoi preferiti in assoluto; "L'amore è imperfetto", regia di Francesca Muci (2012). Secondo me, ad oggi, il suo film più bello; "Tutta colpa di Freud", regia di Paolo Genovese (2014). Commedia davvero scoppiettante, la sua parte è quella che fa ridere di più e "Ragion di Stato", regia di Marco Pontecorvo (2015) che, pur non essendo un film ma una serie tv andata in onda su Rai Uno, vede la Foglietta interpretare il personaggio lesbico del maggiore Stella, agente dei servizi segreti dell'AISE, che vive con la sua compagna (in questo caso, però, davvero poche le scene per noi e le poche presenti, nella messa in onda tv sono state brutalmente censurate dalla pubblicità).
Insomma, dai, Anna Foglietta sta a questo Blog come la Nutella sta alla cellulite!! Impossibile non provare ad intervistarla!.
Violentando la mia natura schiva e riservata, ma tranquilla e serena sull'impossibilità dell'impresa (ma figurati se Anna Foglietta da un intervista per un Blog, pergiunta dichiaratamente ed inequivocabilmente lesbico!), chiedo dunque al mio "contatto" (avevo un ottimo contatto, impossibile non approfittarne!) se fosse possibile ottenere un'intervista con lei...
Il giorno dopo la risposta: "si è possibile. Ha accettato l'intervista!".
Chi, cosa, come??!!! Ma sicuro?... Ma come si!!! Oh santa pace, ed ora?!!!
Presa dal panico assoluto e dallo sconforto più totale ed aiutata solo dalla segreta speranza che l'intervista, alla fine, potesse saltare, mi metto a studiare ogni e qualsiasi cosa sulla donna Anna Foglietta, scoprendo un sacco di cose, oltre a quelle riportate su wikipedia. Se già tutte noi possiamo sapere, infatti, che è nata a Roma il 3 aprile 1979, ha frequentato il liceo classico Socrate ed ha frequentato il DAMS, non tutte invece sanno che, come ho potuto scoprire in precedenti sue interviste, è un'ottima cuoca, un'eccellente cantante, una tifosa della Roma ed una grande sportiva, che ama il golf. 
E non solo, è anche impegnata nel sociale, essendo testimonial per il Ministero della Salute per l'allattamento al seno, in cui crede molto ed essendo anche una delle fondatrici dell'Onlus ICBIE (Istituto Culturale Braile Italia Europa), operante a Salvator de Baja in Brasile e che si occupa di fornire istruzione ai ragazzi delle favelas. 
Anna Foglietta con il marito Paolo Sopranzetti ((invidia.pianetadonna.it)
Della sua vita privata, invece, sappiamo che ha una magnifica famiglia, composta da tre figli (Lorenzo, Nora e Giulio, procreati in soli quattro anni!!), due cani ed un (bellissimo!) marito Paolo Sopranzetti, promotore finanziario e suo ex compagno di scuola (ma che classe era quella?), con il quale si è nuovamente ritrovata dopo anni, grazie ai social network, e con il quale è sposata nel 2010.
Forte, dunque, di tutte queste informazioni, predispongo le domande per l'intervista dell'indomani...Eccola!

* * * * *
INTERVISTA DI MduL AD ANNA FOGLIETTA (DICEMBRE 2015)
(rbcasting.com)
> Signora Foglietta, iniziamo subito a bomba. Cinque, ruoli omosessuali in film italiani. Da non credere…
Allora, di solito, quando mi pongono la domanda "cinque ruoli da omosessuale, perché si e perchè no"…un po’ mi indispongo. Nel senso: “perché non mi fate la stessa domanda quando interpreto un ruolo da madre eterosessuale?" Cioè, così come è posta, "è già, di per sé, una domanda discriminatoria e quindi mi da fastidio, perché presuppone che la persona che la fa in qualche maniera avverte una certa distanza tra l’eterosessualità e l’omosessualità ed a me questa cosa da molto fastidio".
Io non mi sono mai posta il problema dell’orientamento sessuale della persona che vado ad interpretare, del personaggio che vado ad interpretare. Mi sono posta altre mille domande: “è felice, non è felice”, il rapporto con i genitori, il rapporto con il fidanzato/fidanzata. Quello che interessa è il tipo di storia che vado a portare in scena. E’ chiaro che l’omosessualità, piuttosto che l’eterosessualità mi fornisce degli elementi in più per rappresentare quel personaggio, ma non è quella la cosa che mi ha convinto a fare quel personaggio.
Si potrebbe dire "Così come, oggi indossi la giacca nera, oggi interpreti l’omosessuale". Non mi cambia nulla! Cioè noi portiamo in scena esseri umani, quindi a me che sia lesbica, che sia omosessuale, che sia etero, che sia transgend, che sia quello che 'gle pare a lui', a me non me ne può 'fregà de meno'. Cioè, a me interessa solo rappresentare belle storie, punto. E spero di farlo bene, semplicemente.



(cinemaesperia.it)
> Per ora c’è una recrudescenza del movimento cd catto-conservatore che osteggia l’ottenimento di diritti da parte della comunità Lgbt. Nel merito, premesso che lo scorso 2 dicembre le associazioni che si riconoscono nel cd “movimento per la famiglia”, hanno esortato i genitori degli alunni a disertare le lezioni per protestare contro la cd “teoria gender” nelle scuole italiane e chiedendo udienza financo al Ministro Giannini, rea a dir loro, di voler consentire l’affermazione di tale teoria nell’istruzione scolastica; da madre di tre figli presto in età scolare, Lei cosa ne pensa?
Questa è una cosa molto delicata perché quando si tratta di bambini bisogna fare attenzione a tutte quelle che sono le informazioni che gli andiamo a dare. Così come scegliamo in maniera oculata di fargli fare o meno la religione, altrettanto in maniera delicata dovremmo affrontare il discorso della sessualità.
Io credo che l’età scolare più giusta siano, onestamente, le scuole medie, perché andiamo in qualche maniera ad instillare in loro delle idee verso le quali i bambini non ci pensano assolutamente. I bambini non ragionano in maniera sessuale alle elementari, forse verso la quarta o quinta elementare, ma a cinque, sei anni, sette anni, vogliamo secondo me, e qui proteggo tutta la categoria figli e non genitori, farli crescere troppo presto, così come quando un genitore decide di non battezzarli, poi quando saranno grandi lo faranno da soli..
Comunque, "io cerco di far vivere i miei figli in un mondo colorato, questo posso fare. Ho una marea di amici omosessuali, di amiche lesbiche e li faccio stare a contatto con i miei figli, che faccio vivere in un mondo poliedrico ed eterogeneo" e ciò non "far altro che arricchirli". "Se mio figlio deciderà poi di essere omosessuale o mia figlia deciderà di essere lesbica, questo non mi peserà, però andare li a dargli tutta una serie di informazioni che loro non sono pronti a recepire", come si pretende debba fare la scuola, questo si che mi pesa, "anche perché non c’è uno studio reale pregresso sulla materia. Chi andrà a parlare a mio figlio di sessualità? Questo è importante. Chi sei tu per parlare a mio figlio di orientamento sessuale. Che tipo di studio hai fatto?, che tipo di approccio utilizzerai?. Questo, dunque, "la mancanza di controllo mi spaventa, non la materia in se. Io non ho paura di poter avere un figlio omosessuale o di potere avere una figlia lesbica, io ho paura che possano turbare la sessualità dei miei figli e questa cosa mi disturberebbe tantissimo".
(elle.it)
Del resto, "io sono una sostenitrice, una fautrice di una educazione etica. Perché la morale, non nel senso alto, ma la morale come rispetto", deve essere insegnata nelle scuole. "Occorre insegnare ai ragazzi semplicemente il rispetto, perché all’interno del rispetto collettivo della società io mi sento accettato e rispettato e quindi libero di poter essere chi voglio essere ed io  anche genitore, mi sento, come dire, libero di pensare che mio figlio può essere felice in qualsiasi modo, perché questa è l’unica cosa che mi potrebbe creare un dolore. Cioè sapere che mio figlio possa andare incontro a delle difficoltà, ma non che mio figlio decida di andare a letto con chi vuole. Questo a me non turba. Mi turba l’idea che possa subire delle offese, delle discriminazioni, e questo mi offenderebbe ancora nel 2016, in un paese che definiamo civile, democratico e laico, ma non è così, non è così…
Siamo purtroppo noi tutte suore laiche e tutti preti che predicano bene e razzolano malissimo. Siamo, più in generale, un paese che predica bene e razzola malissimo. Per esempio, vogliamo fare le manifestazioni del "family day" alle quali partecipano persone come "Casini che è sposato, risposato, divorziato, con famiglie allargate e parla di family day, oppure, non so se ti ricordi, come la Mussolini che chiedeva la castrazione chimica per i pedofili eppoi il marito non solo non lo castra ma se lo tiene pure in casa, il pedofilo…[non so se ricordate tutte voi la vicenda: solo pochi anni fa, Alessandra Mussolini, nipote del duce e deputata della repubblica italiana, davvero propose la castrazione chimica per i pedofili, sennonché, in una successiva inchiesta, quella sulle ragazzine minorenni che si prostituivano nella Roma bene per comprare cellulari e simili, venne perseguito proprio per il reato di pedofilia il suo stesso marito...]




(baskino.com)
> Sul disegno di legge Cirinnà e più in generale, sui matrimoni gay, sulla "stepchild adoption" e, più in generale, sull’adozione di bambini da parte di coppie gay, cosa mi dice?
Io sono anche a favore dell’adozione perché io, appunto, da madre, penso che per crescere i figli occorra semplicemente amarli. Conosco una marea di persone che hanno fatto figli in coppie eterosessuali, destinandoli, poveracci, all’infelicità, perché, come è evidente, già quando vengono al mondo, i loro genitori non si amano. Non serve un genio per comprenderla questa cosa. In altri termini "li fanno crescere nella mancanza di rispetto, nel ricatto, nel compromesso, nel vizio, nel capriccio e quindi non saranno mai degli esseri umani felici, è evidente". Al contrario, "conosco tanti miei amici omosessuali che sono una coppia felice e che vedo come trattano i miei figli che li adorano, li fanno giocare, li fanno divertire e quindi sono certa che sarebbero dei genitori stupendi".
Certo è che "questa cosa fa troppa paura, perché essendo noi un paese profondamente cattolico,
condizionato dal Vaticano, dal papa ecc, non possiamo minimamente pensare...anzi, abbiamo paura; paura di andare a minare le poche certezze che ci sono rimaste, quindi la famiglia.
"Ma per me, ti ripeto, anche li, c’è famiglia là dove c’è amore e non c’è famiglia se non c’è amore". [Non trovate anche voi questa frase stupenda?]



(repubblica.it)
> Nello specifo, invece, della disciplina giuridica che l’Italia dovrebbe adottare per i rapporti tra coppie dello stesso sesso. Lei preferirebbe un riconoscimento del matrimonio tout court, come in spagna o francia, oppure una regolamentazione completa ma con una qualificazione comunque diversa ai rapporti di connubio omosessuali, come in Germania?
Ma no, no, certo, il matrimonio!. Assolutamente, perché diversamente si avrebbe ancora una volta una discriminazione di qualche natura. Semmai, è assurdo essere costrette a parlarne. [Ve l’ho detto che è troppo avanti!. Anche se in Italia, ancora oggi, non si riesce ad approvare neanche il disegno di legge Cirinnà che prevede una forma di regolamentazione molto più affievolita che in tutti gli altri paesi]



(sceglifilm.it)
> Ecco fatto, i temi caldi, cari anche a questo Blog li abbiamo sviscerati. Andiamo ora sul privato (relativo). I tre film preferiti di Anna Foglietta
Allora, la premessa è che a me il cinema piace moltissimo. Comunque, "io ho una passione smodata per il cinema muto e, quindi, uno dei miei film preferiti in assoluto, che è un compromesso tra il cinema muto ed il cinema sonoro, è "Cantando sotto la pioggia" (1953) perché è una messa in scena straordinaria, da grande cinema hollywoodiano di vecchia guardia dove vengono esplicitati i meccanismi del cinema. A me piace molto, infatti, il cinema cd “autoreferenziale” che svela il cinema e parla di cinema, per cui cantando sotto la pioggia e Gene Kelly è uno dei miei film del cuore.
Sempre per rimanere in tema, molto simile, cito "Effetto notte" (1973) di Francois Truffaut dove si parla anche li di cinema nel cinema, quindi anche li per me è insuperabile. Un altro genere, certo, ma a me tutta la ‘nouvelle vague’ mi piace e la amo tantissimo.
Certo, poi però rischio di essere troppo antica, visto che a me tutto il cinema del passato mi fa impazzire, ti cito allora anche "Teneramente folle" (2015), dove Mark Ruffalo interpreta un bipolare, che ho trovato bellissimo…ma anche il film fatto da Bradley Cooper e Jennifer Lawrence e con Robert De Niro, che si intitola "Il lato positivo(2012) : un film stupendo. Una commedia perfetta. 



(celluloidportraits.com)
> Le tre canzoni preferite di sempre?
Oh mamma! Io vado proprio a livello emotivo, perché sulla musica sono tremenda.
Comunque, cantante preferito, penso a Francesco De Gregori ed all’album "Rimmel", che ha rappresentato la mia educazione sentimentale, i primi amori, le prime sensazioni, le prime cose…
A livello internazionale, mi viene invece da pensare ai Radiohead.
Ma ce ne sono talmente tanti. Pure tutta la musica americana degli anni settanta, Bob Dylan ecc…li ho sentiti talmente tanto..

>Ma proprio singole canzoni?
Di Degregori, assolutamente "Generale".
"Karma Police" dei Radio Heard
Eppoi, sai qual è una canzone che ogni volta mi evoca cose grandi ed importanti dentro di me, "Redemption song" di Bob Marley. Una canzone che mi commuove sempre, ogni volta, perché mi da un senso di riscatto sociale e mi muove sermpre delle corde…è ancestrale. 

[Assolutamente d'accordo, una delle più belle canzoni di sempre! Ho messo il link per quelle di voi che non la ricordano]


(comingsoon.it)
> Mancano i libri. Quali sono i libri preferiti da Anna Foglietta? Quelli che l’hanno più segnata.
Allora, sicuramente la letteratura russa. "Lolita"di Vladimir Nabokov che mi ha proprio colpito molto.
Per andare poi sui vecchi classici, ovviamente "Ragazzi di vita" di Pier Paolo Pasolini che è un libro che mi accompagna tanto.
E per andare infine sul contemporaneo, una grande best sellers che potrebbe essere anche un po’ “piacone” ma se lo leggi con il giusto discernimento è "Open. La mia storia" (Einaudi, 2011) sulla vita di Andre Agassi che è un libro pazzesco che parla di un uomo famossissimo che dice che tutto era finto: io avevo paura ogni volta di non essere all’altezza ed essere in conflitto con l’eroe che rappresentavo. Per me che faccio l’attrice è materiale meraviglioso. E’ una biografia scritta benissimo e che comunque una storia veramente molto appassionante. [Anna Foglietta non è la prima persona che lo dice. Sono in tanti davvero a ritenere la biografia di questo tennista, uno dei più grandi in assoluto, speciale e molto ben scritta...]

>Ed invece il suo scrittore preferito, anziché titoli specifici?
Philip Roth. Se esce un suo romanzo, lo devo avere.



(velvetcinema.it)
> I suoi tre piatti preferiti. Sappiamo di lei che è un’ottima cuoca, ma quali sono i suoi piatti preferiti, quelli che la fanno subito star bene e/o addirittura consolano?
Veramente sono un’ottima mangiona, adoro mangiare [Ma come, adora mangiare?! Con un fisico perfetto come quello??!! Sigh!]. Per il resto, a me piace molto cucinare la cucina tradizionale napoletana, perché sono di origini napoletane: sartù di riso, gattò di patate. Mi piace molto cucinare il pesce: tipo le farfalline zucchine e gamberi, i calamari in umido, moscardini con olive e capperi… insomma mi piace cucinare con le materie prime semplici però in maniera un po’ saporita.

>Vabbè, cambiamo la domanda. Giornata storta oppure libera, perchè suo marito magari è fuori con i bimbi, che cosa mangia?
Bhè, in questi casi mi piace comprare una bella e buona birra artigianale ed una bella pizza in cartone e stravaccarmi sul divano. Si, questo, perché mi da un senso di “svacco” che raramente posso concedermi [E come non capirla?: tra tournée, interviste, lavoro, tre figli, due cani, marito, gli amici….]



(alfemminile.com)
>La volta che si è sentita a disagio a tal punto da voler sprofondare magari sotto terra.
Quella volta che, non molto tempo fa, in cui
mi sono sentita veramente stupida. Anzi, ora ve la dico, la condivido, così, finalmente potrò liberarmi da questa cosa e mi sentirò finalmente meno stupida. Allora, stavo facendo un selfie in macchina perché c’era una luce pazzesca. Mi ero truccata, che non capita quasi mai, ero ferma al semaforo e mi sono detta, quasi quasi faccio un selfie. Ero quindi ferma al semaforo e mi metto in posa, allungando il braccio, poi mi giro e vedo l’autista dell’autobus che mi stava guardando e che scoppia a ridere…a quel punto, io non ho avuto il coraggio di dire niente! L’ho guardato, ho levato il telefono ed ho pensato “ma che figura di m…”. Ho pensato a lui che diceva tra se e se “ma guarda ‘sta cogliona, in macchina, in mezzo al traffico…io sto a lavorà e lei si fa i selfie!”… 

(rbcasting.com)
>Le donne che sente di stimare di più
In assoluto, Franca Valeri che è una donna che adoro e che stimo artisticamente ed umanamente e che trovo assolutamente preziosa, stupenda, meravigliosa e non dico altro.
Monica Vitti, anche se, data la sua condizione, non presenzia più e, per il motivo opposto, Anna Marchesini perché, al contrario, fa della sua malattia un grande atto di coraggio ed un grande atto di forza, manifestando e schiaffeggiando la vita. Io la stimo e l’apprezzo molto perché ci vuole coraggio e bisogna amarsi veramente tanto per riuscire a fare ciò che fa lei, stante la sua malattia.

>E donne di altri settori di vita, non dello spettacolo?
Mi viene da dire Emma Bonino perché mi ha sempre trasmesso una grande idea di forza, anche lei ha sempre avuto…ed anche Rossana Rossanda.



Con il marito (domotix.com)
> Abbiamo letto in precedenti interviste, che il suo sogno nel cassetto è recitare in un film con suo marito come produttore, un altro suo sogno invece?.
Lo sai che c’è, è che è bello vedere che il sogno che hai lo realizzi ogni giorno sul palco, sul set ed in ogni istante… comunque, lo realizzo ogni volta che mi si da la possibilità di recitare cose belle.
Il mio sogno è sempre stato recitare e quindi dire “un sogno nel cassetto”, mi sembrerebbe una forma di ingratitudine rispetto a tutto quello che ho di bello e di realizzato. 

* * * * * 
Infine, per completezza di informazione, due parole sullo spettacolo "La pazza della porta accanto"
Parte del cast dell'opera "La pazza della porta accanto" (sicilymag.it)

Per quelle di voi a cui può interessare, Anna Foglietta per ora sta realizzando il suo sogno, portando in tournée lo spettacolo teatrale "La pazza della porta accanto", l’omaggio di Claudio Fava ad Alda Merini diretto da Alessandro Gassman, che racconta l’appassionante storia d’amore tra Alda Merini ed un giovane, paziente anche lui dell’ospedale psichiatrico in cui la donna era ricoverata. 
Ad Anna Foglietta il ruolo principale di Alda Merini. Con lei anche il cast composto da: Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Sabrina Knaflitz, Liborio Natali, Olga Rossi, Cecilia Di Giuli, Stefania Ugomari Di Blas, Giorgia Boscarino, Gaia Lo Vecchio
La regia, bellissima, è di Alessandro Gassman.
Anna Foglietta, così come tutto il cast, è strepitosa.

Alcune delle prossime date:
dal 9 al 23 dicembre in sicilia, al Teatro Verga di Catania
dal 21 al 24 gennaio in Emilia Romagna, presso il Teatro Alessandro Bonci di Cesena
dal 27 al 31 gennaio in Friuli Venezia Giulia, al Teatro Politeama Rossetti, sala Assicurazioni Generali, di Trieste
dal 2 al 4 febbraio in Umbria, al Teatro Secci di Terni

* * * * *
Ecco fatto. Dovrebbe esserci proprio tutto. E' stata dura, ma eccoci arrivate alla fine!. 
Non mi resta altro da dire se non che tutto ciò che avete letto nell'intervista, secondo me, è esattamente ciò che pensa. Anna Foglietta, infatti, è la trasparenza fatta persona, nel senso che in ogni istante si possono leggere i suoi pensieri e le sue emozioni ed è anche una persona di una gentilezza e disponibilità disarmanti!.
Insomma, è stato davvero un onore conoscerla. 

MduL
Grazie a Nino e Tania

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